La saldatura robotizzata è l'uso di strumenti programmabili meccanizzati (robot), che automatizzano completamente un processo di saldatura sia eseguendo la saldatura che gestendo la parte. Processi come la saldatura ad arco di gas metallico, sebbene spesso automatizzati, non sono necessariamente equivalenti alla saldatura robotizzata, poiché a volte un operatore umano prepara i materiali da saldare. La saldatura robotizzata è comunemente utilizzata per la saldatura a punti a resistenza e la saldatura ad arco in applicazioni ad alta produzione, come l'industria automobilistica.

La saldatura robotizzata è un'applicazione relativamente nuova della robotica, anche se i robot sono stati introdotti per la prima volta nell'industria statunitense negli anni '60. L'uso dei robot nella saldatura non è decollato fino agli anni '80, quando l'industria automobilistica ha iniziato a utilizzare ampiamente i robot per la saldatura a punti. Da allora, sia il numero di robot utilizzati nell'industria che il numero delle loro applicazioni sono cresciuti notevolmente. Nel 2005, più di 120.000 robot erano in uso nell'industria nordamericana, circa la metà dei quali per la saldatura. [1] La crescita è principalmente limitata dagli elevati costi delle apparecchiature e dalla conseguente restrizione alle applicazioni ad alta produzione.

La saldatura ad arco robotizzata ha iniziato a crescere rapidamente solo di recente e già controlla circa il 20% delle applicazioni robotiche industriali. I componenti principali dei robot di saldatura ad arco sono il manipolatore o l'unità meccanica e il controller, che funge da "cervello" del robot. Il manipolatore è ciò che fa muovere il robot e il design di questi sistemi può essere classificato in diversi tipi comuni, come SCARA e robot a coordinate cartesiane, che utilizzano diversi sistemi di coordinate per dirigere i bracci della macchina.